Mutui americani

Washington. Per far fronte alla crisi dei mutui subprime, il presidente americano George W. Bush ha annunciato ieri un pacchetto di misure che, senza impegnare direttamente fondi pubblici, hanno l’obiettivo di tutelare la piccola proprietà immobiliare. “Non è compito dell’esecutivo predisporre piani di salvataggio per gli speculatori – ha detto Bush – Ma avere una casa di proprietà è sempre stato una parte preponderante del sogno americano”. Il perno della riforma sta nel concedere una maggiore flessibilità alla Federal Housing Administration (Fha), l’ufficio federale degli alloggi, in modo che possa intervenire a favore dei ritardatari insolventi da almeno 90 giorni. A beneficiarne saranno principalmente i titolari di mutui a tasso variabile che hanno visto le rate crescere esponenzialmente, talvolta addirittura raddoppiare da un mese all’altro. Grazie alle modifiche, altri 80 mila mutuatari potranno ricorrere alla Fha come garante per ottenere il rifinanziamento di mutui a tassi più favorevoli, aggiungendosi ai 160 mila già preventivati (l’agenzia non può erogare mutui, ma solo garantirli). Il piano di Bush prevede anche di individuare e soccorrere attraverso prestiti a tasso agevolato quanti potrebbero non farcela a rispettare le scadenze.


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