Scelta del tasso



La scelta tra tasso fisso, tasso variabile o tasso misto va personalizzata a seconda delle caratteristiche del sottoscrittore. Il tasso, ovvero l'entità degli interessi che verranno applicati alla somma da restituire, è senz'altro uno degli elementi più importanti da considerare prima di scegliere il tipo di mutuo.
Con il tasso fisso (che oggi personalmente sconsiglio) la percentuale degli interessi concordata al momento della sottoscrizione del prestito si mantiene costante nel tempo, senza tenere conto di qualunque oscillazione del mercato (cioè dei rialzi dei tassi ma anche degli eventuali ribassi).È un tipo di tasso apprezzato da chi ha uno stipendio da dipendente, in quanto ripara da brutte sorprese per il futuro, ma pure da quanti sono interessati a un mutuo non superiore ai 10 anni.In questo tipo di mutuo il tasso applicato è sempre di almeno 1 o 2 punti più alto rispetto ai prodotti con tasso variabile. Il tasso variabile è invece legato all'andamento di determinati indici finanziari, nazionali o internazionali, detti anche parametri di indicizzazione il più diffuso è l'Euribor. Una volta stabilito l'indice da prendere a riferimento la banca vi applica una maggiorazione (lo spread), una sorta di margine di guadagno per l'istituto di credito che va dall'1 al 2% in più.I mutui variabili partono, come già detto, da un tasso iniziale minore rispetto ai mutui fissi, ma non consentono di conoscere l'esatto importo delle rate successive alla prima, né tanto meno di valutare esattamente il costo complessivo del prestito. Il rischio di dover pagare di più se i tassi aumentano è comunque controbilanciato dal vantaggio di pagare di meno se i tassi scendono. Il tasso misto è un nuovo tipo di tasso che si è molto diffuso negli ultimi anni: prevede nella fase iniziale del mutuo un tasso fisso che si trasforma poi in variabile dopo un certo numero di anni (o anche viceversa, una partenza "variabile" trasformata poi in "fissa"). Alcuni prodotti prevedono che il passaggio da un tipo di tasso all'altro sia deciso dall'intestatario del finanziamento invece di avvenire automaticamente. In questo modo si può continuare a mantenere il tipo di tasso scelto all'inizio anche per molti anni.La formula a tasso misto consente di dividere i rischi legati agli inevitabili mutamenti dei tassi di interesse perché offre l'opportunità di mantenere o di cambiare il tasso scelto inizialmente secondo l'evoluzione dei tassi stessi.