Mutui Italiani


Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa-Sanpaolo, ha manifestato tutto il suo ottimismo sulla solidità dell'edificio finanziario italiano durante un incontro con i giornalisti Sabato 8 Settembre, incontro incentrato sulla crisi dei mutui, un problema che resta all’ordine del giorno, se come annunciato dall'agenzia Radiocor il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha convocato per il 13 settembre una riunione del Cicr, a cui parteciperanno il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, e i presidenti di Consob e Isvap, Lamberto Cardia e Giancarlo Giannini.
Passera ha comunque sostanziato la sua lettura tranquillizzante della specificità italiana con una serie di dati. «Le famiglie - ha ricordato Passera - si sono indebitate in maniera razionale. Da noi vige ancora la regola che la rata mensile vale il 30% del reddito disponibile». Sotto il profilo della ricchezza complessiva, il livello del loro indebitamento è in media pari al 40% del patrimonio «contro livelli doppi o tripli riscontrabili nei Paesi europei e negli Stati Uniti».
I subprimer classici, che non dispongono di redditi o di beni da dare a garanzia, non sono animali noti agli sportelli italiani. Dove, alla fin fine, al di là delle condizioni di partenza delle singole famiglie che chiedono un mutuo per comprare casa, le sofferenze rappresentano solo l'1,5% del totale. Ma, se a uno sguardo complessivo il problema dei mutui a rischio è poca cosa, resta il disagio dei casi singoli. Disagio acuito dalla crescita dei tassi degli ultimi due anni. «Su un mutuo da 100 mila euro - riconosce Passera - l'aumento della rata è compreso fra i 100 e i 120 euro. Un incremento non irrilevante, che però può essere affrontato passando senza costi a un tasso fisso oppure allungando la durata del mutuo».